giovedì 22 marzo 2012

SERVIZIO PUBBLICO















Il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Economia e al ministro della Pubblica amministrazione per chiedere il perché di un ulteriore acquisto di auto blu, “in palese contrasto con il contenimento dei costi della politica e della spesa pubblica”.
“Tra i bandi che compaiono sul sito del Ministero dell’economia e delle finanze, infatti – spiega il leader IdV -, c’è anche una gara per la ‘fornitura in acquisto di berline medie con cilindrata non superiore a 1.600 cc e dei servizi connessi ed opzionali per le Pubbliche Amministrazioni’, la cui base d’asta è di oltre 9 milioni e mezzo di euro e il termine di presentazione delle offerte è scaduto lo scorso 8 marzo”.

“Secondo un decreto legge (n. 78/2010) – si legge nel testo dell’interrogazione -, dal 2011 vige l’obbligo di non effettuare spese superiori all’80% rispetto a quella sostenuta nel 2009 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio delle autovetture. La riduzione del numero, della cilindrata e dei costi delle cosiddette auto blu, inoltre, è stata prevista anche dal decreto legge del 6 luglio 2011 (n. 98), mentre il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 gennaio di quest’anno ha esteso a Regioni ed Enti locali le misure di un precedente decreto, datato 3 agosto 2011, che stabiliva criteri di razionalizzazione e trasparenza per l’utilizzo di autovetture di servizio e di rappresentanza da parte delle pubbliche amministrazioni.

Infine – segnala Di Pietro -, secondo il censimento del parco auto delle p.a. per il 2011, svolto da FormezPA su incarico della Funzione Pubblica, 800 macchine risultano inutilizzate. Alla luce di questa notizia e dei decreti citati – conclude il leader IdV – chiedo, quindi, al governo come intenda giustificare l’ulteriore acquisto di auto blu”.



Marino Buzzi
Sallusti, prima di parlare, dovrebbe mettersi un preservativo sulla lingua.